Nicola Ghezzani

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Nicola Ghezzani vive e lavora a Roma. È psicologo, psicoterapeuta, formatore alla psicoterapia e autore di numerosi saggi, articoli, libri. Ha formulato i principi della psicoterapia dialettica. Scrittore da sempre, ha dedicato una parte considerevole del suo lavoro psicologico, terapeutico e di ricerca alle dotazioni psichiche e alla creatività.

La mia storia (anni 2000 — 2010)

Un favore ad un amico

Nel 2001 ottengo dal mio editore, Franco Angeli, la pubblicazione del libro di Luigi Anepeta Miseria della neopsichiatria, del quale ho curato le Appendici. Il libro pone la schizofrenia e, per estensione, l’intero campo della psicosi in una luce totalmente nuova rispetto all’interpretazione psichiatrica corrente. Allo stesso tempo rappresenta una formulazione, sintetica quanto possibile, della psicopatologia struttural-dialettica.

L’AMA

Dal 2002 sono socio fondatore e Presidente dell’associazione AMA di Roma, che si occupa della promozione e della supervisione dei gruppi civici e di mutuo aiuto maggiormente attenti al disagio psicologico e sociale e alla gestione delle risorse umane. Ma solo pochi anni dopo, dal 2007 circa, l’AMA di Roma cessa le sue attività per la scarsa collaborazione dei “giovani” e per il graduale tramonto dello strumento dell’auto mutuo aiuto. Io stesso comincio a considerare in termini molto critici il pressapochismo di altre associazioni di auto mutuo aiuto affidate allo spontaneismo dei loro soci.

Volersi male

Dell’Ottobre del 2002 è la pubblicazione del mio terzo libro, Volersi male. Masochismo, panico, depressione (editore Franco Angeli), nel quale approfondisco le relazioni fra il masochismo caratteriale, il panico e la depressione. Il libro vuole distinguersi nel panorama psicologico contemporaneo per la particolare attenzione dedicata alla percezione umanistica del “caso clinico” e alla forma letteraria generale. In questo senso esso palesa una mia convinzione di fondo: che l’arte sia un aspetto fondamentale della psicoterapia, perché consente di rendere comunicabile e socializzabile anche il sintomo più resistente alla cura.

In relazione al tema della ricchezza umana, già affrontato in Uscire dal panico, il libro enuncia per la prima volta – in Italia e, credo, nel mondo – la tesi che la sensibilità, soprattutto nel suo versante introversivo, rappresenti una mutazione genetica e quindi una potenziale evoluzione della specie homo in direzione dell’immaginazione simbolica, quindi in direzione della potenzialità a retroagire sulla propria evoluzione mediante formulazioni ideali. (La mia tesi è stata poi ripresa da Luigi Anepeta in un suo libro del 2005).

Nel 2009 il libro ha avuto la sesta ristampa della seconda edizione, segno dell’ampio riscontro ottenuto da un pubblico che per un verso riconosce nella disposizione psicologica a farsi del male una realtà privata e sociale più ampia di quanto appare, per l’altro individua nei temi della sensibilità, dell’introversione, dell’intelligenza critica e riflessiva, caratteri d’identificazione personale da salvare — anche attraverso un libro — da qualunque forma di danno portato da altri o da se stessi.

Sofrologia caycediana

Dal 2002 al 2008 mi addestro nella sofrologia caycediana (una complessa tecnica di meditazione psicosomatica) col maestro di Shinkido e sofrologia Franco Carraro, allievo diretto del maestro Alfonso Caycedo. L’esperienza della meditazione mi addentra nella conoscenza del rapporto fra mente e identità corporea, fino al perseguimento di intensi stati di coscienza propriocettiva e di integrazione psicosomatica. Tuttavia, per il loro carattere auto-centrato, tipico delle discipline orientali cui Caycedo attinge, non ritengo di inserire le tecniche acquisite nel mio modello psicoterapeutico, che voglio invece sempre più “dialettico”, basato sull’empatia (reciproca), il dialogo, l’interpretazione, l’immaginazione duale, il counseling e l’azione pragmatica e veritativa. Per questa via, già da quegli anni, mi collego più con le tecniche filosofiche che non con quelle meditative.

Il sito web Psicoterapia Dialettica

Dello stesso periodo è la creazione del sito Psicoterapia dialettica, pubblicato poi nel settembre del 2003, di cui questo che state visitando è la versione aggiornata. Il sito nasce allo scopo di rappresentare le mie passioni e il lavoro a queste connesso; e di creare un luogo di cultura psicologica e umanistica nel quale informare su argomenti “caldi”, rispondere a quesiti, avviare un’opera di comunicazione “a rete” che realizzi una più ampia e profonda consapevolezza del mondo in cui viviamo e dei mondi cui possiamo dare forma nella nostra immaginazione creativa.

Crescere in un mondo malato

Del 2004 è la pubblicazione del mio quarto libro: Crescere in un mondo malato. Bambini e adolescenti in una società in crisi (editore FrancoAngeli).

Il libro tenta di rinnovare alla radice le analisi contemporanee sul malessere psicologico che colpisce sempre più i bambini e gli adolescenti del nostro mondo. Questo malessere è indagato alla luce della psicoantropologia, ossia di una scienza che parte dall’analisi dei fatti socio-storici generali e del confronto fra ideologie globali, per discendere alla comprensione dei mali psicologici individuali. La novità del libro consiste nell’affermazione che è impossibile capire un male individuale se non in rapporto ai più vasti mali del mondo, che oggi come mai in precedenza entrano nelle nostre case in mille modi e in mille forme diverse.

Autoterapia e Piccole apocalissi laiche

Nel 2005 escono quasi contemporaneamente due miei libri. Si tratta di due libri dalla genesi comune. Il primo è Autoterapia. Guarire la propria psiche con strumenti personali (Franco Angeli). Il libro descrive la possibilità dell’autoterapia, ossia della gestione personale della propria psiche a partire da risorse che ciascuno di noi – chi più, chi meno – possiede.

Il libro nasce per molti scopi: per favorire il percorso individuale nei gruppi di auto mutuo aiuto dotando la cultura della mutualità di una ricca riflessione sull’autonomia potenziale dell’io e per coloro che intendono affrontare il viaggio in se stessi senza alcun ausilio “esterno”, come argonauti del proprio oceano interiore.

Ricco di notazioni filosofiche, il libro narra, fra l’altro, la vicenda umana del mio primo editore, morto suicida, e tratteggia elementi della mia vita personale, allo scopo di promuovere una cultura nella quale lo psicoterapeuta non si nasconda dietro l’identità di ruolo (sempre più ipocrita e mistificata) ma accetti la sfida dell’autoanalisi pubblica.

Il mio secondo libro del 2005 è la raccolta di racconti Piccole Apocalissi Laiche (editore Piero Manni). Nel libro dò finalmente spazio alla mia passione letteraria, nella quale può prendere vita quella libertà espressiva che nei miei libri scientifici è stata contenuta per la necessità di favorire il discorso pratico della terapia. In Piccole Apocalissi Laiche narro storie di forte impatto psicologico, nella certezza che la riflessione sulla psiche debba passare anche attraverso l’elaborazione interiore di nuclei immaginari drammatici (nell’ottica già accennata dell’arte-terapia). Essendo (almeno nella narrativa) un autore esordiente, il mio libro non ha ottenuto uno spazio adeguato di visibilità sugli scaffali delle librerie (nelle quali anzi spesso manca); sicché consiglio a coloro che fossero interessati ad acquistarlo e a leggerlo (che spero non siano pochi) di ordinarlo presso le librerie. Ordinare un libro significa renderlo visibile, quindi consentirgli di esistere.

Quando l'amore è una schiavitù

Nel 2006 ho pubblicato il libro Quando l’amore è una schiavitù (Franco Angeli), dedicato al grave problema della dipendenza affettiva, e segnatamente di quella femminile. Il libro mi ha posto di fronte alla necessità – dopo il femminismo – di tornare a riflettere sulla condizione femminile: sulla formazione dell’identità psicologica femminile e sul suo statuto a metà fra la liberazione del suo potenziale di amore e di creatività e il suo asservimento e auto-asservimento ad opera delle istanze più restrittive e conservatrici della società, sia oggettive che interiorizzate nella psiche personale.

Il sito Affettività e amore

Nello stesso anno pubblico il sito Affettività e Amore, nel quale comincio a far confluire con le ricerche e i materiali necessari al libro Quando l’amore è una schiavitù riflessioni sui diversi disturbi delle relazioni affettive, tra cui l’anoressia sentimentale cui dedicherò un libro nel 2012, e sugli affetti nelle loro basi positive, non patologiche. Il sito mi offre un dialogo con i lettori che apre nella mia riflessione un nuovo continente, quello d’amore, della sessualità, delle relazioni affettive nelle loro forme sane e patologiche.

La LIDAP

Sempre del 2006 è la mia nomina a membro del Comitato dei consulenti terapeuti della LIDAP.

L’ASIP

E infine ancora del 2006 è la fondazione della Associazione ASIP (Associazione per lo Studio delle Iperdotazioni Psichiche). Convinto da sempre che la doti psichiche, sia emotive che intellettive, non siano adeguatamente comprese e coltivate dalle istituzioni pedagogiche attuali (dalla famiglia alla scuola alla società nel suo complesso) e che anzi la gran parte di loro venga sottostimata o anche disturbata fino alla genesi di psicopatologie, mi sono dedicato negli anni allo studio di questa caratteristica. Infine ho fondato l’Associazione, il cui scopo non è fare iscrizioni, cioè crescere nel numero, ma raccogliere stimoli, studi, ricerche, testimonianze per fare una battaglia culturale e promuovere una nuova mentalità.

La logica dell’ansia

Nel 2008 pubblico il libro La logica dell’ansia (Franco Angeli), che costituisce la “summa” di 30 anni di psicologia e di 15 dedicati ai disturbi d’ansia (fobie, attacchi di panico, disturbo ossessivo compulsivo, ambivalenze affettive, depressione, ecc...).

L’esperienza con la LUA. Duccio Demetrio

Nel 2008 prende l’avvio la mia collaborazione con la LUA (la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari), fondata da Duccio Demetrio e Saverio Tutino, della quale sono docente. Dopo uno scambio di mail e letto il mio Autoterapia, Duccio Demetrio mi contatta per effettuare delle lezioni e dei seminari. Il contatto con Anghiari mi dà l’opportunità di riflettere ancora sul senso e sull’efficacia della pratica della scrittura nel processo di conoscenza e conduzione-guarigione di sé.

A viso aperto

Nel 2009 pubblico A viso aperto. Capire e gestire timidezza, fobia sociale e introversione (Franco Angeli), nel quale affronto il tema dell’identità nascosta – in personalità ricche e dotate – e delle pratiche di conoscenza e di attualizzazione di cui può essere oggetto. Libro di psicopatologia è tuttavia anche e forse soprattutto un “manuale” per la conoscenza di sé nonostante la timidezza e la fobia, e per la creazione progressiva di un sé autonomo.

L’amore passionale

Nel 2010 pubblico il libro L’amore passionale. L’ho scritto di getto, consapevole di dover aprire la mia riflessione a un nuovo tema. Qual è l’importanza delle relazioni nella vita adulta? Consapevole che la psicologia moderna si è votata alla scoperta e alla definizione dell’autonomia dell’io, mi rendo conto che nella riflessione sull’amore è contenuta una sfida culturale di portata immensa. Cos’è davvero l’io se lo analizziamo dal punto di vista delle relazioni d’amore che lo hanno costituito? E che funzione ha l’amore nelle nostre vite, sia dal punto di vista delle evoluzioni dell’io che da quello della formazione di entità umane super-individuali, come la coppia e il gruppo? Nel libro pubblico per la prima volta l’ipotesi dell’individuazione duale e gruppale, nelle quali ha luogo la definizione e l’evoluzione del noi: noi-due nella coppia e noi-molti nella vita del gruppo appassionato.