Nicola Ghezzani

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Nicola Ghezzani vive e lavora a Roma. È psicologo, psicoterapeuta, formatore alla psicoterapia e autore di numerosi saggi, articoli, libri. Ha formulato i principi della psicoterapia dialettica. Scrittore da sempre, ha dedicato una parte considerevole del suo lavoro psicologico, terapeutico e di ricerca alle dotazioni psichiche e alla creatività.

“Anima ancilla dei”

Una poesia

Risalgono ai miei dodici anni i miei primi consapevoli lavori letterari. Erano brevi racconti di fantascienza (genere letterario che avevo cominciato a leggere a undici anni), piccoli saggi di opinione e poesie. Li ho persi quasi tutti. Mi restano alcuni saggi e alcune poesie dei tredici anni, ancora in forma manoscritta.

“Toledo” (ca. 1600), olio su tela, di El Greco

È da allora che letteratura accompagna, come una sorella silenziosa o un’amante discreta e intelligente, la mia vita intellettuale. A differenza del saggio, che “deve” essere reso pubblico, pena l’inattualità, l’opera letteraria vive di una sua serena atemporalità, che la rende per alcuni aspetti meno esigente.

Ho conservato centinaia di poesie rimaste inedite. Non so quante siano, non le ho mai contate. La più parte è ancora su carta. Questa che qui propongo l’ho scritta in età matura, più o meno nel 2011. Racconta di come un amore possa raccogliere in se stesso il dolore e la furia che gravitano nel nostro inconscio e restituirlo alla vita purificato di ogni elemento distruttivo. Nella mia psicologia ho chiamato questo processo di elaborazione e rinnovamento mediazione dialettica.

Questa poesia è dedicata al potere catartico dell’amore. La propongo in due versioni. La seconda è identica alla prima, salvo il finale. Non ho ancora deciso quale dei due sarà il finale definitivo.

Anima ancilla dei

Prima di te era un incendio il mondo
bosco oscuramente acceso
da fiamme senza luce,
torcia scaraventata
nello spazio profondo.
Ma poi tu in  volo attraversando
l’oceano del fuoco
come l’aquila quando
plana lieve dal monte
hai racchiuso dentro te
del mondo terribile ogni cosa:
nel ventre il buio
e nella fronte il fuoco.

Dopo di te il mondo è più libero
fatto di luce, di campi e di schiuma.
Del vecchio mondo non c’è più nulla.
Non più i mostri e i vortici
del caos, né il cieco fuoco
e la follia demente
o i morti torrioni di un sempiterno
buio. Ora la vita si dischiude.
È bella ovunque si distende.
Solo a volte, la notte,
una scintilla accende
il fondo dei tuoi occhi
perduti nell’amore.
E remoto tra di noi lampeggia
l’antico incendio, in un istante di terrore.

Anima ancilla dei

Seconda versione

Prima di te era un incendio il mondo
bosco oscuramente acceso
da fiamme senza luce,
torcia scaraventata
nello spazio profondo.
Ma poi tu in  volo attraversando
l’oceano del fuoco
come l’aquila quando
plana lieve dal monte
hai racchiuso dentro te
del mondo terribile ogni cosa:
nel ventre il buio
e nella fronte il fuoco.

Dopo di te il mondo è più libero
fatto di luce, di campi e di schiuma.
Del vecchio mondo non c’è più nulla.
Non più i mostri e i vortici
del caos, né il cieco fuoco
e la follia demente
o i morti torrioni di un sempiterno
buio. Ora la vita si dischiude.
È bella ovunque si distende.
Solo a volte, la notte,
una scintilla accende
il fondo dei tuoi occhi
perduti nell’amore.
E come un uragano
allora, come un improvviso agguato,
si spande tra di noi l’antico
incendio, in un istante di terrore.