Quarta di copertina

Il filosofo svizzero H. F. Amiel annotava nel suo Journal intime: Tutto mi sembra strano; è come se fossi fuori della mia individualità e del mio stesso corpo: sono depersonalizzato, distaccato, tagliato fuori da me stesso. Anni dopo, lo psicologo francese Ludovic Dugas lesse il diario del filosofo pubblicato alla sua morte e, nel 1894, per identificare i misteriosi stati di alterazione della percezione di sé che riscontrava in tanti pazienti, introdusse il termine depersonalizzazione. Ma ci vollero altri quarant'anni perché, nel 1935, lo psichiatra tedesco Wilhelm Mayer-Gross coniasse il termine derealizzazione per descrivere analoghe sensazioni di irrealtà relative al mondo esterno.

Dunque, sin dal principio la psicologia si è avvicinata con una certo timore a questi singolari stati psichici, forse per la loro ingannevole prossimità con fenomeni psicopatologici gravi. In realtà, il Disturbo da depersonalizzazione e derealizzazione si presenta con frequenza in un ampio ventaglio di stati patologici lievi: ansia generalizzata e attacchi di panico, fobia sociale e delle emozioni, pensieri ossessivi e depressione.

Nonostante ancora in parte misconosciuto, secondo Nicola Ghezzani il Disturbo da depersonalizzazione e derealizzazione si avvia ad essere uno dei disturbi più diffusi del mondo contemporaneo, afflitto da ansia nei rapporti umani, abuso di droghe e psicofarmaci e da vite sempre più isolate e virtuali.

La previsione dell'Autore è che nei prossimi anni depersonalizzazione e derealizzazione saranno diagnosticate sempre di più, perché i soggetti che ne soffrono aumenteranno in modo esponenziale e i professionisti del settore saranno finalmente in grado di riconoscerle. In tal senso, il presente libro costituisce un unicum nella letteratura internazionale sull'argomento. Scritto da un ex derealizzato guarito con la psicoterapia, divenuto egli stesso psicoterapeuta e teorico di un nuovo modello clinico, La vita è un sogno è un'occasione preziosa che si offre allo psicoterapeuta e al paziente per identificare il disturbo e delineare un efficace percorso terapeutico.

Una nota personale

Molti anni fa, fra i 17 e i 21 anni, ho sofferto di una sindrome psicologica considerata ancora oggi piuttosto rara: la Derealizzazione (con spunti di Depersonalizzazione). Ne guarii del tutto nel corso di tre anni con l'ausilio della sola psicoterapia. Non mi sono mai vergognato di raccontarlo qua e là in alcuni dei miei libri. Ma solo oggi è in libreria il mio nuovo libro, La vita è un sogno, nel quale ne parlo in modo esclusivo.

Il disturbo da Derealizzazione e Depersonalizzazione è in realtà molto più diffuso di quanto non si creda. Pochi lo conoscono perché psicologi e psichiatri hanno grandi difficoltà sia a diagnosticarlo che a curarlo. Di fatto i tecnici ne sono come “irritati”: non avendolo mai vissuto non riescono a immaginarlo e quindi nemmeno a classificarlo. Inoltre, si sentono impotenti di fronte a una sintomatologia tenacemente resistente all'intervento farmacologico e alle tecniche cognitivo-comportamentali.

Ecco come si presenta. Vi capita di sentirvi estranei alla realtà circostante, distaccati come da un velo e con la testa vuota o di vedere gli oggetti e le persone più piccoli o più grandi di come dovrebbero essere? Il mondo vi appare finto e irreale, come in un teatro di cartapesta o come in un sogno? Vi guardate allo specchio e, pur sapendo che siete voi, non vi riconoscete, vi percepite strani, informi, vacui? Se gli prestate attenzione, il vostro corpo vi sembra un oggetto artificiale, disanimato, abnorme, estraneo? Ebbene, si tratta di Derealizzazione e Depersonalizzazione. Non è un semplice disturbo d'ansia, spesso è accompagnato da attacchi di panico e depressione; tuttavia non è una grave malattia mentale, non è una psicosi. Per quanto l'esperienza sia strana e talvolta sconvolgente, è perfettamente guaribile.

Molti ne soffrono, ma non lo sanno. Si tratta di un disturbo così poco compreso dalla cultura ufficiale che ho dedicato molti anni della mia vita e del mio lavoro alla sua chiarificazione, per il debito contratto sia con il giovane paziente che io stesso sono stato, che con tutti coloro che ne soffrono e che si sono rivolti a me nel corso degli anni.

La vita è un sogno è dunque un libro scritto da un ex derealizzato, guarito con la psicoterapia e divenuto egli stesso psicoterapeuta e teorico di un nuovo modello clinico. E' quindi un'occasione che si offre al tecnico per identificare il disturbo e per delineare un valido percorso terapeutico e a chi ne è affetto per capire il sintomo di cui soffre e cominciare ad affrontarlo.

E' disponibile sia in cartaceo che in ebook. Buona lettura!