Nicola Ghezzani

Foto di Nicola Ghezzani

Nicola Ghezzani vive e lavora a Roma. È psicologo, psicoterapeuta, formatore alla psicoterapia e autore di numerosi saggi, articoli, libri. Ha formulato i principi della psicoterapia dialettica. Scrittore da sempre, ha dedicato una parte considerevole del suo lavoro psicologico, terapeutico e di ricerca alle dotazioni psichiche e alla creatività.

“Le eclissi dell’anima” (2016)

Le eclissi dell’anima

Editore Franco Angeli, 2016

Quarta di copertina

Ciascuno di noi sperimenta nel corso della vita crisi psicologiche più o meno traumatiche: passaggi dall’infanzia all’adolescenza e dalla maturità alla vecchiaia, l’irruzione di una nevrosi, un importante conflitto, un incidente, un lutto, una malattia, talvolta persino un tentato suicidio; ma anche un successo economico o sociale, una vincita, un’intuizione straordinaria, un amore improvviso. Ebbene, se ben accolti e integrati nella psiche questi choc esistenziali annunciano sempre un grande cambiamento e la nascita di una nuova stagione della vita.

La biografia di coloro che consideriamo “i migliori tra noi” – i grandi personaggi della storia – è costellata di eventi di tal genere. La “selva oscura” di Dante, la “notte oscura” di San Giovanni della Croce, si ripetono coi loro sinistri segnali e i loro annunci di speranza sia nelle vite di individui eccezionali che nell’esperienza di ciascuno di noi.

In questo libro Nicola Ghezzani racconta le storie di Judy Garland, Ingmar Bergman, Nietzsche, Jung, Heidegger, Hesse, Hemingway ed altri ancora. L’analisi biografia di questi personaggi, come quella dei pazienti in psicoterapia, dimostra che ciascuno di noi ha un suo genio personale dalla cui realizzazione dipende il senso della vita.

Di cosa parla questo libro

Negli ultimi anni mi sono chiesto con la massima serietà come e perché uomini e donne di grande intelligenza e non di rado di straordinario successo abbiano vissuto gravi crisi psicologiche ed esistenziali. E, poiché si tratta in ogni caso di persone straordinarie, mi sono chiesto altresì se il modo come hanno gestito queste crisi (nel bene e nel male) possa insegnarci qualcosa. Il libro che qui presento è il risultato di questa appassionata riflessione.

Non tutti lo avvertono, ma chi lo ha provato anche una sola volta non può ignorarne mai più l’esistenza. È l’impulso alla realizzazione di sé, che non va confuso con la ricerca del successo o della popolarità sociale. Nella ricerca del successo domina la dipendenza dall’opinione altrui; nell’impulso all’autorealizzazione il mondo esterno è solo lo strumento per compiere uno scavo in profondità dentro se stessi, tanto che non di rado occorre affrontare la solitudine interiore per raggiungere la consapevolezza necessaria. Come nella lotta di Giobbe con l’Angelo, c’è come un principio trascendente, un obbligo morale che spinge all’azione e alla ricerca. Ed è tanto poderoso che si impone alla stessa salute psichica e fisica. Non è un impulso felice, è necessario, demonico, qualche volta ispirato, sempre drammatico. Corre in avanti perché solo la meta – sfuggente o proibita dalla realtà contingente – può arrecargli pace. Carl Gustav Jung ne ha tracciata la mappa a risultato raggiunto e l’ha chiamato "processo di individuazione". Il mio libro Le eclissi dell’anima parla di questo impulso, e mostra come alcuni ne siano stati distrutti: Judy Garland, morta a 48 anni di droga e alcol, Hemingway suicida a 64 anni, Nietzsche impazzito e rinchiuso in manicomio a 45 anni. Ma mostra anche come tanti altri l’abbiano realizzato, raggiungendo una ragionevole serenità: Ingmar Bergman, Michael Fordham, Hermann Hesse, Martin Heidegger, lo stesso Jung e tanti altri. La crisi allora, nonché scoglio su cui naufragare, può rivelarsi come l’occasione giusta per intravedere il proprio Sé, per sapere chi siamo e aggiustare il tiro per colpire il nostro bersaglio.


Questo libro può essere acquistato in una qualunque libreria o su

Internet Bookshop Italia